Autore: 
Alberto Podestà

La microcitemia è una forma di anemia nella quale si hanno globuli rossi più piccoli del normale e meno ricchi di emoglobina. E’ una patologia ereditaria che viene trasmessa dai genitori ai figli al momento del concepimento e che si può manifestare come “malattia grave” solo nel soggetto che riceve il gene patologico da entrambi i genitori. I globuli rossi sono cellule del sangue adibiti al trasporto dell’ossigeno mediante il legame di quest’ultimo con l’emoglobina.

L’emoglobina è una molecola complessa formata da più catene la cui produzione può essere alterata per un difetto congenito. Il difetto più frequente, nel bacino del Mediterraneo, riguarda le catene “beta”, prodotte in minima quantità e sostituite da altre catene meno efficaci nel trasportare l’ossigeno.

Da qui la definizione di beta talassemia o anemia mediterranea. Nei paesi del sub continente indiano e dell’estremo oriente sono maggiormente diffusi difetti che interessano le catene alfa ed le catene ipsilon.

Il portatore “sano” delle diverse forme di talassemia, che quindi ha ereditato da un solo genitore il gene malato, è sostanzialmente una persona sana i cui globuli rossi saranno più piccoli, di forma un po’ disomogenea ed aumentati di numero. Non deve effettuare alcuna terapia. Si dovrà prestare attenzione alla prevenzione della talassemia, sia attraverso il riconoscimento dei soggetti portatori, mediante esami del sangue (elettroforesi dell’emoglobina) , che eventualmente sull’analisi del DNA fetale, mediante prelievo di liquido amniotico o di villi coriali.
 

Data di pubblicazione: 
Venerdì, Gennaio 12, 2007

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