Home | Chi siamo | Dove siamo | Sportelli | Iniziative ed eventi | Percorsi di preparazione | Se ne parla in GSD | Links | Recensioni | Notiziario mensile | A domanda risposta | Ufficio stampa | Audio e video | Contatti |

Ufficio stampa

Informazione del 18-12-2013



Titolo: «Noi e i bimbi, prigionieri in Congo» Le famiglie scrivono a Napolitano
Fonte: corriere.it

«Noi e i bimbi, prigionieri in Congo»
Le famiglie scrivono a Napolitano


Sei toscani da un mese a Kinshasa, per lo stop alle adozioni voluto dal presidente del Paese africano.
Il caso arriva nelle aule parlamentari


FIRENZE - «Caro Presidente Napolitano le chiediamo un suo intervento presso le autorità congolesi per risolvere questa situazione che si sta protraendo da più di un mese con notevoli disagi emotivi, psicologici ed economici di bambini e genitori». I sedici italiani (tra cui ci sono anche una coppia di Signa, una di Firenze e una di Pistoia), «prigionieri» in Congo dal 13 novembre a causa di un blocco dei visti imposto dal presidente Joseph Kabila, si appellano al Capo dello Stato affinchè vengano fatte pressioni sul governo della Rdc per far rientrare in Italia babbi, mamme e figli adottivi.

«Vogliamo tornare nel nostro Paese - scrivono - con i nostri bimbi che hanno già un cognome italiano e sono stati autorizzati alla residenza permanente». E anche la rete, Facebook e Twitter in testa, si è mobilitata per sensibilizzare gli italiani sul dramma che stanno vivendo queste famiglie che non sanno quando e come potranno rientrare nel nostro paese. È stata anche lanciata una petizione, firmata già da centinaia di persone, da inviare al governo Letta «perchè venga trovata una strada diplomatica per risolvere questa situazione che degenera di giorno in giorno», scrive il sito Mammeonline.

Intanto a Kinshasa i farmaci iniziano a mancare, così come l'acqua e il denaro. Alcuni genitori sono dovuti perfino ricorrere agli aiuti sanitari ed economici dell'Ambasciata italiana, «ma senza i nostri figli non lasciamo l'Africa», dicono al telefono Barbara e Simone di Lastra a Signa e Maura di Santafiora. Il caso, nei giorni scorsi, è approdato anche nelle aule parlamentari: cinquanta, tra senatori e deputati, hanno presentato un'interrogazione urgente al ministro degli Esteri, Emma Bonino («Il ministro Bonino riferisca al Senato sulla situazione delle 24 famiglie italiane bloccate da settimane in Congo con i figli legittimamente adottati», chiedono le senatrici del Pd Francesca Puglisi, Donella Mattesini, Venerina Padua, Maria Spilabotte, Manuela Granaiola, Annalisa Silvestro e Valeria Cardinali componenti della Commissione bicamerale per l'Infanzia) e a quello per l'integrazione Cecile Kyenge. E proprio a quest'ultima, le otto coppie, hanno voluto scrivere una lettera aperta: «Che colpa abbiamo noi genitori, cara Sig.ra Ministra? Forse di esserci fidati del sistema di adozione italiana da Lei stessa presieduto per coronare il nostro sogno di famiglia e poter finalmente conoscere ed abbracciare i nostri figli, strappandoli ad una realtà difficile per dar loro un papà e una mamma? Siamo famiglie in difficoltà - affermano - consentiteci di rientrare a casa per festeggiare degnamente il Natale tutti insieme».

http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2013/17-dicembre-2013/noi-bimbi-prigionieri-congo-famiglie-scrivono-napolitano-2223812161213.shtml




Mailing list
Iscrivetevi alla sede a voi più vicina. Riceverete anche le notizie nazionali più rilevanti.

email:

sede (opzionale):


Notiziario

Adozione e dintorni
maggio-giugno 2016



Collana GSD
Edizioni ETS


Consulta la collana
Edizioni ETS