Home | Chi siamo | Dove siamo | Sportelli | Iniziative ed eventi | Percorsi di preparazione | Se ne parla in GSD | Links | Recensioni | Notiziario mensile | A domanda risposta | Ufficio stampa | Audio e video | Contatti |

Ufficio stampa

Informazione del 23-03-2016



Titolo: Adozioni internazionali a rischio. Ardizzi: “Renzi ristabilisca legalità e funzionalità della Cai”. Ferritti (Care): “Inaccettabile l’assenza dei dati e la mancanza di una gestione collegiale”
Fonte: AIBI

L’adozione internazionale, da sempre sinonimo di rinascita dall’abbandono per tanti bambini, è una realtà che in Italia rischia di scomparire. Lo dimostra la crisi degli ultimi 5 anni, in cui il numero di minori stranieri adottati si è dimezzato, e lo fa temere la sempre più difficile collaborazione tra la Commissione Adozioni Internazionali da un lato e gli enti autorizzati e le associazioni familiari dall’altro. Da qui la decisione di questi ultimi di diffondere, il 15 marzo, un comunicato in cui annunciano di aver chiesto al premier Matteo Renzi e ai ministri del suo governo un incontro costruttivo che porti a un intervento risolutore per salvare “il sistema-Italia” dell’adozione internazionale. Un’azione la cui importanza è sottolineata da Pietro Ardizzi e Monya Ferritti, in rappresentanza, rispettivamente, dei 27 enti autorizzati e delle 33 associazioni familiari che hanno sottoscritto il comunicato.

“La situazione delle adozioni internazionali nel nostro Paese è particolarmente drammatica e a rischio – esordisce Ardizzi -. Gli enti continuano a offrire la propria collaborazione all’Autorità Centrale, ma da 2 anni ricevono soltanto silenzio. E lo stesso accade alle associazioni familiari. Basti pensare che non esiste più neppure la linea diretta tra la Cai e le famiglie, che rappresentava un contatto privilegiato con le coppie e che da 2 anni è stato cancellato”. Per questo si rende necessario, secondo i 27 enti firmatari del comunicato, un incontro con il governo affinché si arrivi a una riorganizzazione  della Commissione, facendo in modo che questa torni a essere “efficiente e collaborativa”. “Renzi agisca per ristabilire la legalità e la funzionalità della Cai – chiede il portavoce degli enti –, cominciando da una valutazione dell’operato della Commissione negli ultimi 2 anni: se ritiene che sia stato negativo, provveda di conseguenza. E chiarisca anche le norme  per la nomina dei commissari che oggi non si sa neppure chi siano, visto che la Cai non si riunisce da 2 anni”.

Sulla stesa linea anche Monya Ferritti, presidente del Care (Coordinamento delle associazioni familiari adottive e affidatarie in rete). La quale si dice fortemente preoccupata dell’attuale énpasse dell’adozione internazionale e soprattutto  dell’assenza della gestione collegiale della Cai e della mancata pubblicazione dei dati relativi alle adozioni realizzate nel 2014 e nel 2015. “Sono dati fondamentali dal punto di vista delle famiglie – spiega Ferritti -, perché aiutano le coppie nella scelta degli enti e servono al sistema per definire le politiche di sostegno. La scuola deve sapere quanti sono i minori stranieri adottati da inserire, la sanità deve sapere quanti sono i bambini con problemi di salute, i servizi sociali devono sapere quanti minori hanno bisogno di assistenza. L’assenza di tali informazioni ricade inevitabilmente sulle famiglie”. La richiesta di un incontro presentata al governo, per la presidente del Care, serve quindi a “fare luce” su questi problemi, auspicando al più presto “un dialogo costruttivo” con l’esecutivo. “Vorremmo che le adozioni siano sempre più sostenibili – conclude Ferritti -, con informazioni chiare, costi congrui e sostegno adeguato nel post-adozione. Per questo, come Care, abbiamo lanciato due hashtag: #adozionisostenibili e #fuoriidati”.

Fonte: AIBI




Mailing list
Iscrivetevi alla sede a voi più vicina. Riceverete anche le notizie nazionali più rilevanti.

email:

sede (opzionale):


Notiziario

Adozione e dintorni
maggio-giugno 2016



Collana GSD
Edizioni ETS


Consulta la collana
Edizioni ETS