Domanda:

Buongiorno, con mio marito abbiamo fatto domanda di adozione presso tribunale di P., dopo quello che chiamano 'corso' presso i servizi sociali. Al quinto incontro ci dicono che hanno delle perplessità e che la loro relazione non sarà positiva. La psicologa, in particolare, è stata molto sgradevole, mettendo sempre in discussione tutto quello che dicevamo. C'è stato un 'misunderstanding', nel senso che non abbiamo capito che la lettera che ci richiedevano di scrivere ai genitori biologici non era reale, come il racconto da scrivere per spiegare l'abbandono. Ho chiesto di capire perché dovessimo scrivere a questi genitori, dal momento che avevano abbandonato il /la bambino/a. Ma hanno abbassato gli occhi e hanno detto 'immaginate voi'. Io ho pensato che dovessimo farlo conoscere all'adottato, dal momento che avevo avuto esperienza, in passato di un fatto del genere, in cui a tutti i costi, la bambina - adolescente aveva voluto sapere chi fosse la madre. Quando ho spiegato perché avessimo scritto così non hanno voluto sentire ragioni. Abbiamo scritto anche il racconto due volte, la seconda l'abbiamo fatto sulla scia del libro 'Cavalcando l'arcobaleno' di Simona Giorgi, ma in un secondo momento non gli è andato bene neanche questo, mentre all'inizio sembravano soddisfatte. Insomma ci siamo un po' scontrati e vorrei sapere cosa possiamo fare, visto che prima o poi ci chiamerà il giudice. Non hanno fatto che insistere sul fatto che è difficile, faticoso e ci hanno invitato a desistere anche quando sono venute a vedere casa, dicendo che un figlio ti cambia la vita e che stavamo meglio da soli. Abbiamo anche fatto la Fivet 3 volte, non so!? Insomma siamo piuttosto seccati e delusi. Ci hanno proposto cose del tipo volontariato, affido e detto che ci sono molti modi di essere genitori. Poi pretendevano anche di giudicarci sulle nostre vite - il primo compito è stato scrivere la ns biografia. Lunedì ho appuntamento dall'avvocato, ma vorrei sapere come è bene muoversi. grazie per l'attenzione