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Recensioni

Figli di un tappeto volante

di Simona Giorgi


Tipologia: Libro
Edito/prodotto da: Magi
Genere:
Argomento: Scuola
Il sottotitolo è "Strumenti e percorsi per affrontare in classe l'adozione e situazioni famigliari non tradizionali".
Nel quarto di copertina si trova:
"Il volume presenta percorsi educativi finalizzati all'accoglienza del bambino adottato o quello proveniente da famiglie non tradizionali nella classe e nella scuola. Alla parte teorica del libro, destinata all'esame delle nuove esigenze imposte alla didattica dai cambiamenti e dall'evoluzione della società moderna, seguono proposte operative da adottare nella pratica quotidiana. Percorsi creativi, percorsi per immagini, angoli delle confidenze sono solo alcune delle idee mirate a condividere e ad accettare la diversità e a costruire un buon clima emotivo, base imprescindibile per qualunque apprendimento. Riuscire a far sentire i bambini in classe a proprio agio, promuovendo sentimenti di autonomia e collaborazione e atteggiamenti positivi nei confronti di sé e degli altri, è la finalità principale di questa trattazione."

E' un libro interessante e che ha diversi punti di forza:
  • Sottolinea l'importanza di parlare in classe dei tanti modi di essere famiglia.
  • Sottolinea con attenzione che genitori e insegnanti hanno ruoli profondamente diversi nell'accogliere la storia del bambino adottato. Questa distinzione è importantissima perchè un'insegnante non può e non deve sostituirsi al genitore, piuttosto si tratta di collaborare assieme per sostenere al meglio la costruzione dell'identità personale del bambino.
  • Mette in evidenza come spesso i genitori si trovino a colludere con le richieste di tipo prestazionale della scuola, semplicemente per ansia di normalizzazione e di compensazione.
  • Parla con grande attenzione della creazione di un "clima in classe" che permetta l'ascolto dei bambini e la condivisione delle storie.
  • Interessante la sezione dedicata a "Le relazioni: cosa sono e cosa deve sapere l' insegnante". Ci chiediamo solo: ma non è scontato che sia parte del bagaglio professionale di qualsiasi insegnante sapere queste cose?
  • Interessantissimo il "Percorso per immagini". Sarebbe bello poter prendere visione del DVD per poterlo condividere con le insegnanti della classe dei propri figli.
Quello che ho condiviso meno del libro è invece il "Percorso narrativo", trovando le fiabe leggermente forzate, come se descrivessero situazioni troppo specifiche e venisse a mancare la forza archetipa della fiaba che, senza mettere al centro dell'attenzione il singolo bambino che vive uno specifico vissuto, tocca corde profonde e affronta paure e orrori indicibili (abbandono, abuso, fame,miserie). D'altra parte questo mi pare un pò il limite di tante fiabe che (seppur avvalendosi di trasposizioni e metafore) di fatto descrivono circostanze estremamente soggettive
(adozione, separazione, affido).



Recensione a cura di  Anna Guerrieri
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