Home | Chi siamo | Dove siamo | Sportelli | Iniziative ed eventi | Percorsi di preparazione | Se ne parla in GSD | Links | Recensioni | Notiziario mensile | A domanda risposta | Ufficio stampa | Audio e video | Contatti |

Ufficio stampa

Informazione del 28-01-2014



Titolo: Adozioni internazionali, una nomina blocca la Commissione governativa
Fonte: IlSole24ore

«La priorità in questo momento è la nomina del vicepresidente della Commissione adozioni internazionali, che, proprio per questa vacatio, non sta funzionando come dovrebbe. Anche se gli ingressi dei bambini proseguono, perché per questo è stata assicurata la delega delle firma, le politiche di adozione sono "sospese" e invece ci sono delle urgenze che vanno affrontate subito». A lanciare l'allarme per una situazione di stallo che dura ormai da più di un mese e mette a rischio le procedure, è Monya Ferritti, presidente di Care - il coordinamento delle associazioni familiari adottive e affidatarie in rete - e membro della Cai, l'organismo di monitoraggio e controllo della presidenza del Consiglio dei ministri , cui fanno capo le adozioni internazionali e presieduta dal ministro Cécile Kyenge. «È grave che benché si conoscesse la scadenza, non si sia provveduto ad assegnare l'incarico. In questo momento - sottolinea Ferritti - ci sono molti protocolli bilaterali in scadenza, come quello della Federazione russa e del Vietnam, e andrebbero definite tutte le procedure per poterli rinnovare. Né abbiamo un monitoraggio della situazione rimasta aperta in Congo: non c'è ancora una data per l'incontro con la delegazione delle autorità congolesi convocata in Italia». Impasse che si inserisce in un contesto che vede nel 2013 un ulteriore frenata delle adozioni internazionali nel nostro paese. Se nel 2012 la flessione era stata del 22,8%, secondo il report provvisorio della Commissione, diffuso nei giorni scorsi, l'anno passato il numero di minori adottati era in calo del 9,1%, mentre le coppie adottive si sono ridotte del 7,2%.

« L'Italia era stato l'unico paese nel contesto internazionale - spiega la presidente di Care - che aveva tenuto rispetto al calo generalizzato che c'era stato. Questo perché ci sono stati dei paesi come, ad esempio, la Polonia che nel 2012 stava rimettendo a regime la propria legislazione. Continua invece il calo della Colombia, da cui sono arrivati sempre moltissimi bambini e dove invece nel 2012 le autorità a causa di uno scandalo interno hanno deciso di rivedere tutte le procedure dello stato di abbandono, provocato un grosso rallentamento». In Europa restiamo comunque il paese dove il numero di adozioni internazionali è tra i più alti: oltre 2mila coppei che hanno richiesta l'autorizzazione all'ingresso di minori stranieri lo scorso anno e circa 5-6mila coppie che dichiarano la propria disponibilità ad adottare. «Quello che ci consente di avere questi numeri - dice Ferritti - è l'apertura delle nostre famiglie ad adottare bambini più grandi, con un'età media superiore rispetto agli altri Stati, tra i 5 e i 6 anni, gruppi di fratelli e ragazzi special needs, ossia con disabilità fisiche e intellettive». Ma proprio per questo occorre rafforzare «il post adozione» perché spesso le coppie vengono lasciate sole. «Questa fase è molto trascurata, per cui i bambini che hanno situazioni particolari sono tutti a carico della famiglia che se non ha le possibilità economiche di far fronte alle difficoltà dei bambini vengono lasciate completamente sole».

Anche se non esiste un monitoraggio, precisa Ferritti, «ci sono molte rinunce, fallimenti adottivi palesi, con il disconoscimento della patria potestà, ma anche rinunce occulte, quando il bambino viene per esempio mandato in strutture come collegi o case famiglie. Anche se alcuni stati come la Federazione russa chiedono una verifica, anche più volte all'anno, dell'adozione fino alla maggiore età quello che serve alle coppie e che manca è sostegno e aiuto. I servizi territoriali sono troppo oberati e gli enti autorizzati trattano solo la parte procedurale». Una situazione che richiederebbe anche un maggiore sforzo «nella formazione delle famiglie».




Mailing list
Iscrivetevi alla sede a voi più vicina. Riceverete anche le notizie nazionali più rilevanti.

email:

sede (opzionale):


Notiziario

Adozione e dintorni
maggio-giugno 2016



Collana GSD
Edizioni ETS


Consulta la collana
Edizioni ETS