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Questo libro parla di incesto. Parla di padri che abusano delle figlie, per anni, sin da bambine. Soprattutto però riesce ad entrare "dentro" quel che succede, dentro la mente di chi abusa e dentro l'anima di chi è abusato. Dà forma alla prigione che è l'incesto, al di là del dolore, della vergogna e della bruttura. L'incesto come prigione dello spirito, tabù e segreto, quel "Mai devi dire" che possiede chi lo subisce, che ferisce, che annienta, cui talvolta ci si ribella con immensa fatica.

Come descritto nella quarta di copertina: "Rigoroso nel suo aspetto scientifico e metodologico, chiaro ed efficace nell'esposizione, questo lavoro risulta strumento imprescindibile per gli addetti ai lavori e vibrante denuncia di un problema di fronte al quale nessuno di noi può restare indifferente".