Ufficio stampa
Informazione del 14-12-2008
Titolo: «Le adozioni sono meglio delle provette»
Fonte: Il Tempo
Il documento della Congregazione per la dottrina della Fede ribadisce l'invito ad adottare bambini orfani anzichè accanirsi su tecniche riproduttive moralmente illecite e dà una risposta negativa anche alla adozione degli embrioni congelati ricavati dalla fecondazione in vitro, e che nessuno reclama.
Tale parere negativo va contro tra l'altro
alla prassi di alcuni movimenti cattolici che, come il Movimento per la
vita, hanno sollecitato i propri aderenti a adottare gli embrioni
congelati per impiantarli e farli nascere. Nel presentare il testo
nella sala stampa vaticana i relatori, e in particolare Maria Luisa di
Pietro, docente di bioetica alla Cattolica, rispetto al no alla
fecondazione assistita omologa hanno invece ribadito la liceità per la
morale cattolica di una tecnica di prelievo dello sperma praticata
dalla seconda metà degli anni Ottanta in strutture cattoliche: una
specie di preservativo bucato, «non un profilattico, perchè è di
diverso materiale - ha specificato Di Pietro - che permette il recupero
del seme subito dopo l'atto coniugale» e viene a suo avviso incontro
sia alle norme ecclesiastiche, che non vogliono la produzione di sperma
disgiunta dalla procreazione, sia «alle esigenze psicologiche del
coniuge maschio».
«Circa gli embrioni congelati, l'Istruzione li
considera «una situazione di ingiustizia di fatto irreparabile» per i
quali «non si intravede una via d'uscita moralmente lecita». E in
conferenza stampa monsignor Sgreccia, presidente emerito della
Pontificia accademia per la vita, ha ribadito che «il congelamento non
va fatto, è un misfatto che non ha rimedio e una volta compiuto non si
può correggere con un altro errore».
«Quella degli embrioni
congelati - ha aggiunto il direttore della sala stampa vaticana padre
Federico Lombardi - è una via senza uscita, la Chiesa l'ha condannata
fin dall'inizio, non ne ha la responsabilità e non ha una via
moralmente lecita da indicare per uscirne».