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Recensioni

Una scuola aperta all'adozione

di Anna Guerrieri, Monica Nobile


Tipologia: Libro
Edito/prodotto da: ETS
Genere: Scuola
Argomento: Collana GENITORI SI DIVENTA

Crearestrumenti utili e concreti per contribuire alla costruzione di una scuolainclusiva è una scommessa importante per chi opera con passione nelle scuole,ma soprattutto per i bambini, i ragazzi e le loro famiglie. In questo libro leautrici hanno scelto il punto di vista delle famiglie adottive a partire dallaloro esperienza personale, dalla loro esperienza di ascolto, dai contenuti delleLinee di indirizzo per il diritto allo studio degli alunni adottati edalla necessità di vedere questo documento pienamente attuato in ogni scuola.

Per lefamiglie adottive la scuola ha un significato particolare perché i loro figliportano in classe vissuti molteplici, storie dense di assenze, interruzioni,frammentazioni, colme di eventi critici e traumatici. Non sono pochi i bambinie i ragazzi adottati che hanno vissuto (e vivono) la scuola con difficoltàproprio a causa di queste tracce ingombranti. Le Linee di indirizzo, scritteper interrompere le criticità riportate da troppe famiglie, sono l'opportunitàda cui muove il lavoro delle autrici che, immerse nel mondo adottivo ma altempo stesso aperte al mondo della scuola nella sua accezione più generale,vogliono offrire riflessioni ed esempi di strategie educative operative nellacertezza che la scuola possa (e debba) essere esperienza di crescita armonica efelice. La particolarissima esperienza adottiva è, quindi, occasione preziosaper parlare di una scuola capace di accogliere e creare benessere.

Ognibambino, ogni ragazzo adottato ha diritto ad essere ascoltato senza esserevisto solo come parte di un'unica indistinta categoria. C'è chi ha grossecriticità in classe e c'è chi non ne ha affatto, ognuno però ha una storia, unafamiglia di prima e una "arrivata dopo". Che si tratti di troppi ricordi, chesi tratti della loro assenza, per dare lo spazio necessario ad un alunno oun'alunna serve che tra genitori e insegnanti si crei la possibilità diun'alleanza educativa costruita a partire dal reciproco ascolto. Per i bambinie le bambine con storie differenti la vita in classe può rappresentare unosnodo fondamentale, tutore di resilienza o amplificatore di disagio, occupandonelle fasi cruciali della crescita (particolarmente in adolescenza), un postocentrale perché è in essa che si giocano tanto gli equilibri di ragazzitalvolta confusi e incerti del proprio valore, delle proprie capacità e dellapossibilità di essere amati e "appartenenti".

E'soprattutto per questi ragazzi e ragazze che le autrici hanno scritto, apartire dalla scuola dell'Infanzia per arrivare alle Superiori, per loro e pertutti gli adolescenti con un'esperienza di dolore nella vita nell'intimaconvinzione che ciò che "fa male" sia sempre anche risorsa e talento.

Recensione a cura di  Luigi Bulotta
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