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Informazione del 13-01-2016



Titolo: "Nostra figlia è bloccata da 840 giorni in Congo". Odissea di una famiglia
Fonte: ilgiorno.it

di Milla Prandelli

Brescia, 13 gennaio 2016 - «Sinceri auguri @matteorenzi, aiuti anche i nostri figli a festeggiare il loro compleanno in Italia e non in #RDC #lavitanonaspetta». Così lunedì Fabrizio Vertua, uno dei papà adottivi italiani i cui figli sono bloccati nella Repubblica del Congo da 840 giorni tramite Twitter ha voluto fare gli auguri al premier Renzi, al quale da mesi indirizza ogni giorno un cinguettio. «Sono 840 giorni oggi che io, mia moglie Annalisa e i nostri figli Claudio e Zaccaria aspettiamo che la burocrazia congolese si sblocchi e consenta alla nostra terza figlia Marie Benedicte di raggiungerci. Purtroppo la fine del tunnel non sembra vicina. In Italia le famiglie che vivono il nostro strazio sono circa 150. A Brescia tre».

A raccontare è Fabrizio Vertua, giornalista e videomaker di casa a Mompiano, che alcuni anni fa ha adottato due fratellini in Congo. Si chiamano Claudio e Zaccaria e hanno 9 e 8 anni e si trovano in Italia dal 2011 grazie anche agli sforzi di suor Benedetta, religiosa congolese che fa la spola tra l’Italia e Kinshasa e che i Vertua considerano parte della famiglia. Tre anni fa dallo stesso orfanatrofio dove vivevano Claudio e Zaccaria l’arrivò una telefonata. «Ci hanno informato che i nostri figli hanno anche una sorella - racconta Fabrizio – si chiama Marie Benedicte e oggi ha 6 anni». Fabrizio e Annalisa non ci hanno pensato un momento: «Abbiamo iniziato le pratiche. Ci abbiamo messo un anno e mezzo. Alla fine ci siamo riusciti. Sui documenti lei porta il cognome Vertua».

Eppure Marie Benedicte, come altri 1.300 bimbi destinati ad andare in tutto il mondo, dal 2013 è bloccata nella Repubblica del Congo per «difficoltà burocratiche dovute ad accertamenti su famiglie affidatarie non italiane». «Nel 2014 è sembrato che le acque si smuovessero - continua Vertua – perché 24 bimbi sono riusciti ad arrivare in Italia tramite un volo di Stato con il ministro Boschi. Poi però più nulla. Ogni tanto qualcuno riesce ad essere abbracciato dalla famiglia, ma accade di rado».

I Vertua sono disperati e con altre famiglie hanno creato un comitato per chiedere aiuto, anche perché in Congo c’è la guerra civile. «Marie Benedicte è nostra figlia e ci manca tantissimo», dice papà Fabrizio. Ma chi più attende la sorellina sono Claudio e Zaccaria. «In Congo si combatte e i bimbi non hanno nulla - dicono i due piccoli – possono giocare solo con la sabbia. Non ci sono abbastanza cibo e acqua. Se non andiamo a prenderli moriranno tutti. Vogliamo rivedere nostra sorella». Un appello che fa rabbrividire. «Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti perché le loro mamme e i loro papà possano amarli come ci amano mamma Annalisa e papà Fabrizio».

di MILLA PRANDELLI

Fonte: ilgiorno.it 




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