PER ORIENTARSI: Libro adatto a chi ha adottato in adozione nazionale o internazionale e ha figli entro gli 8 anni. Adatto a chi è in attesa e a chi ha adottato da poco (anche bambini molto piccoli)
Troverete in queste pagine un dialogo e un confronto, tra Sara, una mamma, e Franco, uno psicoterapeuta, sulla genitorialtà e a volte (anche molte) sulla genitorialità adottiva. Sara ha adottato suo figlio in adozione nazionale e parla di un figlio bambino che sta crescendo, che prima ha 3/4 anni, poi ne ha 7/8. E' un figlio che fa domande, che cerca risposte, che vuole sentire come sua madre e suo padre possono provare a dare linearità alla sua storia. Perchè mi chiamo così? Perchè sono così? ...
Questo è il filo di Arianna che ci offrono Sara e Franco, il gomitolo da srotolare, questo scambio tra chi chiede e chi dà, questo non chiudere mai il discorso su una domanda una volta per tutte (le domande tornano e cambiano) e una risposta una volta per sempre (le risposte tornano e cambiano).
Nel loro incontrarsi, Sara domandando e Franco offrendo una possibile risposta, ci portano in viaggio ma non attraversano paesaggi di asfalto e cemento, non parlano di certezze certe o verità assolute. Non ci sarà alla fine un labirintico intrico di ricette da seguire. Loro ci portano attraverso sentieri mutevoli in cui è possibile permettersi dubbi, offrire possibilità, immaginare significati, aprire spiragli.
Autori:
Sara Leo è mamma, professionista della comunicazione digitale e autrice del libro Su mamma prendimi in braccio (Collana Genitori si diventa, Edizioni ETS, 2018). Da sempre innamorata della scrittura, ama scegliere le parole con cura, per dare forma alle idee, per creare sensazioni, per raccontare emozioni. Sul suo blog Adozione in corso scrive articoli autobiografici sulla sua esperienza di madre adottiva, riflessioni a più voci e interviste a esperti in materia di famiglia e genitorialità. È volontaria dell’Associazione Genitori si diventa dove collabora con le redazioni editoriali, dell’omonima Collana di libri e del magazine online.
Franco Carola è psicologo, psicoterapeuta e gruppoanalista, esperto in genitorialità e genitorialità adottiva. Alterna la clinica privata alla collaborazione con diverse associazioni a livello nazionale. Ideatore di progetti di informazione ed educazione alla salute psicologica nelle scuole, lavora anche come formatore ed executive coach per diverse aziende europee. Esperto in tecniche di rilassamento, gestione dello stress, psicologia dell’educazione, psicologia dell’età evolutiva e scolastica, ha per anni formato giovani professionisti in tali ambiti. Collabora con Genitori si Diventa dal 2002. Scrive come esperto di salute sul settimanale VOI e cura la Psy-Mail per il mensile LEIStyle.
Cosa dicono i lettori: le recensioni
In questo libro Sara e Franco costruiscono, ognuno nel proprio ruolo, un dialogo che rappresenta la costruzione di un’opportunità importante per ogni figlio. Spiego perché. Solo prendendo coscienza pienamente di sé, un genitore può essere un valido punto di riferimento e sostegno per i propri figli. Le domande di Sara, sono tante e corpose. Le risposte di Franco puntuali e precise.
Ciò che ho apprezzato nel pensiero dei due autori, è quello di dare una linea guida a tutti quei genitori che hanno bisogno di un punto di vista per costruire un pensiero più ampio sulla relazione genitori figli. Le domande e le risposte dei due autori sono una valida guida per tante altre situazioni che si possono presentare. Nel libro arriva forte il pensiero, che il genitore, prima ancora del fare, debba esserci, stare in contatto con i figli, anche quando non si ha una soluzione e non vi sono risposte. La condivisione, il poter lavorare insieme, in una chiarezza estrema dei rispettivi ruoli, è quanto piacevolmente mi ha colpito di questo lavoro.
Sia nelle domande che nelle risposte vi è un sapere. Per il genitore, che chiede all’esperto, è importante che vi sia consapevolezza del suo sentire come forma di conoscenza e risorsa per la ricerca di soluzioni. Il genitore che riconosce la risorsa nel figlio/a, anche nei momenti di maggiore criticità è, esso stesso risorsa. I ragazzi, ed i ragazzi adottati in particolare, hanno necessità di uno spazio di ascolto per trasferire e condividere un sapere che è importante innanzi tutto che sia riconosciuto. Per i figli, il primo specchio in cui potersi vedere, sono i genitori e, non di rado, anche per i genitori, ad un certo punto della loro vita, la relazione in cui specchiarsi sono proprio i figli. A quanto pare, l’esperto, deve intendersene di specchi.
L’intento è arrivare ad una maggiore nitidezza possibile delle immagini. In questo libro vediamo tante immagini e pose diverse, Sara ne propone svariate. Le risposte di Franco sono precise, ricche di particolari, non aggiungono, però mettono in evidenza ciò che in quella situazione è importante notare. L’esperto accompagna, non perde mai di vista l’individualità sia del figlio/a che del genitore. Identità a confronto. In questo lavoro, è bello constatarlo, viene confermato e ribadito il bisogno del genitore di fare domande, di riconoscere le proprie paure, i propri dubbi. Questo libro è una risposta per tanti genitori che possono trovarsi in difficoltà, affinché non perdano mai la speranza che tutto quanto succede di difficile poi possa trasformare, con il tempo e nel confronto, in risorse e nuove opportunità. Cari Sara e Franco, grazie per questo vostro prezioso contributo.
Francesco Marchianò
Un estratto - Il filo di Arianna: quando il sonno proprio non arriva
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