Autore: 
Monya Ferritti

Il Corpo Estraneo. Dentro le ideologie e i pregiudizi sull’adozione” (ETS 2019) è stato presentato per la prima volta al Convegno del Coordinamento CARE a Roma, nel novembre 2019. Sarebbe poi uscito nelle librerie e nelle piattaforme online solo nel 2020 e – aggiungerei - con un tempismo perfetto. Infatti, da lì a un mese saremmo restati tutti a casa a causa della pandemia da Covid-19 e i contingentamenti sugli assembramenti sarebbero durati molto più a lungo. Per questo motivo #IlCorpoEstraneo ebbe una sola presentazione live, a gennaio 2020, presso la Sala Tevere della Regione Lazio. Ero ancora ignara che sarebbe stata l’unica e che tutte le presentazioni successive si sarebbero realizzate online. Soprattutto, non sapevo ancora, quanto il tema principale di questo libro, ossia l’identificazione e la decostruzioni dei luoghi comuni, stereotipi, pregiudizi e discriminazioni dentro e fuori il sistema dell’adozione e dell’affido familiare, sarebbe diventato il motore di un dialogo aperto e costante a favore di un cambiamento sociale.

Il tempo e i progetti nati attorno a #IlCorpoEstraneo l’hanno condotto alla sua prima ristampa e alla scelta della nuova copertina, che fu immediata su quello che nel frattempo era diventato il simbolo e la sua immagine rappresentativa, il punto e virgola.

Perché il punto e virgola

È un segno di interpunzione che serve a separare due proposizioni coordinate e dunque si rivela utile nei periodi lunghi e complessi. Basterebbe già questo per eleggerlo simbolo numero uno dell’adozione. Il punto e virgola separa, infatti, due proposizioni che sono però coordinate, come la vita delle persone che sono state adottate. Un prima e un dopo in un continuum di spazio e tempo che sono legati dal punto e virgola.

Il punto e virgola si configura, infatti, come un confine linguistico intermedio tra quello forte e definitivo/conclusivo del punto e quello più debole e aperto della virgola. Nella storia delle persone con background adottivo non c’è un punto fra il prima e il dopo perché non c’è una rinascita, una lettera maiuscola, addirittura un punto e a capo. No. C’è un punto e virgola in mezzo a due periodi che sono coordinati, dunque affini, ed entrambi di senso compiuto; c’è continuità, insomma, tant’è che si va avanti con le minuscole della quotidianità.

Un’altra sua funzione è l’uso al posto della virgola quando si vogliono evitare fraintendimenti; fondamentale nel processo adottivo che sia evitato qualsiasi tipo di fraintendimento confusivo e che siano disambiguati i concetti. Infatti, si usa il punto e virgola quando in un periodo lungo c’è un cambiamento di soggetto, ad esempio, o di tema o di piano del discorso, esattamente come avviene nell’adozione in cui nel periodo dato avviene un deciso cambiamento di soggetto dalla famiglia di origine a quella adottiva, ma pur sempre nel continuum del periodo. Il punto e virgola, di fatto, anticipa che dopo c’è qualcosa che continua seppur nell’incertezza del futuro, significa non dimenticare l’evento che ha generato l’adozione ma prendere forza per andare avanti; le due frasi frammezzate dal punto e virgola sono infatti correlate, si prosegue il discorso iniziato percorrendo una nuova strada che sicuramente ci sarà, perché nessun periodo si conclude con un punto e virgola.

Strada facendo: #IlCorpoEstraneo fino ad oggi

In principio ho accennato alle presentazioni del libro “Il corpo estraneo” che si sono svolte quasi totalmente online. Sebbene questa modalità mi abbia permesso di arrivare a un pubblico numeroso di persone, durante la pandemia, è mancata davvero la possibilità di incontrarsi, di vivere le sale piene delle stesse riflessioni e, più, banalmente il firmacopie con alcuni minuti personali e totali a disposizione con l’autrice.

Questa dimensione claustrofobica è però stata anche generativa.

E’ nata una pagina social dedicata al libro, inizialmente con l’obiettivo di divulgarne alcuni parti e alcuni temi; successivamente è stata utile per diffondere le date delle presentazioni online e poi, inaspettatamente, si è trasformata in uno spazio di condivisione e confronto sui temi affrontati ne #IlCorpoEstraneo (e successivamente in “Sangue del mio Sangue”). Nel tempo questa pagina si è sempre più affermata sui social ed è diventata un punto di riferimento per chi volesse un punto di vista originale e aggiuntivo sui titoli, sui contenuti e sulle immagini usate dalle testate giornalistiche online per parlare (quasi sempre in maniera stereotipata, inesatta o grossolana) di adozione o affido familiare. A questo lavoro puntuale si è unita, poi, la condivisione di riflessioni sui temi degli stereotipi e dei luoghi comuni sull’adozione anche con il sostegno di grafiche e meme, la recensione di libri, film e serie TV e soprattutto il dialogo condiviso con la community che nel frattempo si era formata e che ha preso la denominazione di Estraniers.

I contenuti successivi ospitati dalla pagina Facebook (poi accompagnata da una pagina Instagram e TikTok) hanno costituito la base per la successiva stesura del libro “Sangue del mio Sangue” (ETS 2023) che ha recuperato e approfondito i temi già presenti su #IlCorpoEstraneo. A completamento di questa attività di divulgazione c’è stato il battesimo del blog omonimo con il compito di database, ossia di archivio di tutti i contenuti ospitati originariamente sui social.

Giunti all’autunno 2022, #IlCorpoEstraneo si è avviato alla prima ristampa grazie al lavoro instancabile dei volontari di Genitori si Diventa e al loro sostegno incondizionato e alla fiducia della casa editrice ETS.

Ma questa ristampa è possibile anche grazie ai lettori, alle lettrici e agli Estraniers. Di voi che lo avete letto, che lo avete regalato, che lo avete abbandonato a metà o alle prime venti pagine, che lo avete odiato o amato o criticato, che non avete sopportato le infinite note a piè di pagina, che ne avete apprezzato i temi, che lo avete ordinato in un Autogrill vicino a Pratola Peligna, perché la sezione editoriale degli Autogrill è il Walhalla di tutti i divulgatori.

 

La nostra associazione organizza attività dedicate alla famiglia adottiva e a chi intende avvicinarsi al mondo dell'adozione. Organizziamo conferenze e incontri dedicati ai temi a noi cari e molte attività dedicate ai soci.

Se lo desideri puoi diventare socio iscrivendoti presso le nostre sedi territoriali: cerca qui la nostra sede più vicina a te.

Puoi vedere tutti i nostri eventi in programma (anche eventi online) seguendo questo link

Data di pubblicazione: 
Giovedì, Gennaio 18, 2024

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