Il progetto verrà articolato a partire da ottobre 2023, terminando a giugno 2024.
GLI INCONTRI SI TERRANNO CON CADENZA MENSILE:
- In presenza presso Piscina A. Bendini di Collegno - Rari Nantes Torino – Piazza Ernesto Che Guevara 13, Collegno
- Orario dalle 20,45 alle 22,30
GRUPPO POST INFANZIA
Date incontri 2023:
3 ottobre (in modalità telematica, su piattaforma Google Meet)
7 novembre
Date incontri 2024:
9 gennaio
6 febbraio
5 marzo
9 aprile
7 maggio
4 giugno
Per partecipare agli incontri è necessario essere soci regolari per l’anno in corso.
Non dovranno essere necessariamente presenti madre e padre a tutte le date (ma è fortemente consigliato essendo ognuna delle due parti portavoce di punti di vista differenti).
Per garantire un percorso armonioso del gruppo è richiesta la frequenza continua (saranno consentite 2 sole assenze).
Si lavorerà sui vari temi legati alla genitorialità adottiva, anche portati dai singoli e gli operatori, psicologi e psicoterapeuti esperti in campo adottivo, fungeranno da facilitatori della discussione. Il loro ruolo sarà quello altresì di sollecitare l'espressione dei vissuti personali favorendo così una maggiore condivisione e una maggiore presa di consapevolezza da parte dei singoli e del gruppo.
Il progetto si pone l’obiettivo di fornire spunti di discussione e di elaborazione dell’esperienza adottiva focalizzando le varie fasi dello sviluppo, sostenendo il legame genitori-figli adottivi, promuovendo benessere e riducendo le occasioni di rischio.
La finalità primaria però vuole essere quella di accogliere ed elaborare le emozioni e i pensieri che i genitori sperimentano con il proprio figlio nel quotidiano, a livello individuale, di coppia, familiare e sociale.
Condividere uno spazio per pensare e per sentire che permetta, attraverso il confronto in piccolo gruppo, la valorizzazione della soggettività e dell’auto-consapevolezza dei singoli aiutandoli ad allenarsi al contatto con i propri sentimenti.
Questo spazio, inoltre, ponendosi al di fuori del percorso adottivo istituzionale, può garantire un clima di ascolto non giudicante e la legittimazione di ogni emozione, anche di quelle più conflittuali.