“Ci vediamo domani al Pranzo di Natale, ti aspettiamo!”. E io come un bambino qualsiasi, incantato dal periodo più bello dell’anno, non aspettavo altro che sedermi a tavola con le famiglie di Genitori si diventa, in quella bellissima atmosfera: calda, accogliente e familiare. Era il 14 dicembre 2019.
Quest’anno è diverso. Avrebbe dovuto essere il “solito” Natale, pieno di luci, colori e affetti, dovrà esserlo. Già, perché quando arriva dicembre, tutto si illumina. Le aspettative dei più piccoli sono quindi comprensibilmente alte: pensate a chi è arrivato nella sua nuova famiglia solo da qualche anno e sta iniziando ad assaporare questa magia.
Il periodo natalizio
Qual è il mezzo più veloce con cui può viaggiare un bambino? La fantasia ovviamente. Per ognuno di loro, da inizio dicembre, inizia l’attesa. Quest’ultima, mette in moto l’immaginazione. Cosa immagina? Ad esempio ...
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la letterina (o meglio, cosa scriverci cercando di circumnavigare le indicazioni di mamma e papà)
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Babbo Natale che inspiegabilmente raggiungerà anche i paesini più sperduti e si calerà dal camino
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la festa a casa con tutti i parenti
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i nonni superstar dei pranzi e delle cene
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gli addobbi della casa abbondanza di cibi e bevande solitamente “proibite” le visite degli amici, anche quelli più lontani
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tantissime altre cose.
Tutto questo rende il periodo natalizio un momento definibile con un solo aggettivo: unico. La propria casa diventa a tutti gli effetti quel “nido”, quel “rifugio” tanto caro a ogni figlio e certamente a chi è arrivato per adozione. Il continuo bisogno di conferme e di rassicurazioni trova pace in un ambiente costruito ad hoc per favorire il benessere: il “come da tradizione” è un bel modo di indicare la tanto amata routine natalizia.
Natale nel mondo
“A Natale tutte le strade conducono a casa” sostiene Marjorie Holmes, scrittrice americana. Questa ricorrenza viene festeggiata in tutto il mondo ed è vissuta in modo differente a seconda di luoghi e culture. Usando l’immaginazione, proprio come fanno i nostri bambini, facciamo un veloce viaggio in alcuni Paesi alla scoperta delle loro tradizioni natalizie.
Come sarebbe se le nostre famiglie vivessero.. .. in Nigeria? Nel Paese più popoloso dell’Africa l’atmosfera natalizia si percepisce ovunque: la tradizione infatti prevede che tutti i parenti si riuniscano per la cena della Vigilia, indipendentemente dalla fede religiosa. Gli anziani sono al centro dell’attenzione, rappresentano il collegamento più importante tra dimensione terrena e mondo degli spiriti. Si usa anche lasciare aperta la porta di casa, per consentire a tutte le persone che passano di entrare e festeggiare. Cibo e vestiti i doni più scambiati, mentre l’abete europeo corrisponde a un bellissimo arco di rami di palma decorato con fiori bianchi, grandi e dal profumo intenso.
In Polonia? Il Paese delle ceramiche e di Wojtyla vive la festività natalizia in maniera molto sobria, dando significato anche alle cose più piccole. La sera della Vigilia per esempio è legata all'apparizione della prima stella: nessuno inizia a mangiare prima di questo evento. La tavola è imbandita e colorata; sotto la tovaglia c’è un po’di fieno, in ricordo dell’atmosfera “semplice” nella quale è nato Cristo. Uno o più posti sono vuoti e riservati a ospiti sconosciuti: potrebbero essere Maria e Gesù Bambino, non si sa mai che arrivino senza preavviso. Il cenone di Natale prevede ben dodici portate, vietata la carne e ogni piatto contenente grasso animale: minestre, barbabietole, funghi, crauti, gnocchi e pesce sono le pietanze più utilizzate.
In Argentina? Il Natale qui è estivo: le temperature in questo periodo oscillano tra i trenta e i trentacinque gradi, un sogno per noi che vestiamo sciarpe, berretti e piumini. Palme e alberi artificiali illuminano i salotti delle case argentine; tra le decorazioni sono presenti inoltre ghirlande rosse e bianche e grosse pentole di coccio riempite con pezzetti di canna da zucchero, confetti e frutta fresca: le pifiatas. Il menu natalizio naturalmente è a base di carne e le bevande principali sono sidro, birra, succo e infine spumante. A mezzanotte, mentre gli adulti ballano, i più piccoli escono in strada per assistere allo spettacolo dei fuochi d’artificio.
In Australia? Wallabies, aborigeni e duecentomila specie animali non ancora censite: il Natale australiano si festeggia al caldo e con un tuffo nell’acqua fresca dell’Oceano. Tacchino arrosto e carne di maiale sono consumati in spiaggia, tra un falò e un ballo in allegria. A causa del forte caldo, tra i regali più gettonati ci sono le T-shirt. Le case sono decorate con mazzi di “Christmas Bush”, albero dalle piccole foglie verdi e dai caratteristici fiori rossi.
In Thailandia? Clima mite e spiagge da sogno accolgono i turisti, sempre numerosi. Pad thai, spiedini e zuppe di pesce costituiscono un ottimo menu natalizio. Non renne, ma elefanti coperti di bianco e rosso sfilano nei centri più popolati del Paese catturando l’attenzione di migliaia di persone.
E nella mia India? Nonostante la religione cristiana sia una minoranza, il Natale si festeggia ugualmente come festa nazionale: dalla Messa di mezzanotte di circa tre ore ai canti con tamburi e cembali, dalle ceste di frutta e focacce all’arrivo di Thaathaa, il Babbo Natale in versione tamil. Girando per le strade delle grandi città poi, gli addobbi natalizi sono posizionati sui banani o sugli alberi di mango, rendendo ancor più suggestiva l’atmosfera.
In attesa del Natale 2020
E ora, zaino in spalla, è il momento di rientrare nella nostra bellissima Italia. Questo Natale mascherine, distanze, restrizioni. I più piccoli, sebbene siano caratterizzati da una grande capacità adattiva, questa volta saranno messi a dura prova: molti, ad esempio, non vedranno i nonni. Starà ai genitori infondere sicurezza e serenità: il Natale sarà intimo, non “ristretto”. Infatti, già durante i mesi precedenti all’estate, molte famiglie adottive hanno approfittato del lockdown per stringersi attorno ai propri figli e regalare loro quel tempo in più così complicato da ritagliare nella quotidianità. In questo momento occorre proteggere i nostri bambini rispondendo la verità ma promuovendo sempre la positività, cercando di far trasparire il meno possibile ansie e preoccupazioni giustamente dettate dal momento critico che il mondo “dei grandi” sta attraversando. Siamo noi adulti a cercare di prevedere sempre gli eventi, ma questa volta è davvero complicato. Comunque dovremmo farcela e trasmettere al meglio tutto l'amore che abbiamo.
Un abbraccio a tutte le famiglie e auguri di un sereno Natale!
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